Tempio Pausania - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
Centro storico della cittā in blocchi di granito grigio (prevalentemente settecentesco); degni di nota Corso Matteotti, via Roma (Carrera Longa, Lu Runzatu, Lu Pultali), Piazza d'Italia (Piazza di l'Ara), Parco delle Rimembranze, Fonte Nuova (Funtana Noa) e Parco di San Lorenzo, via Mannu (ex via dei Nobili o dei Cavalieri);
 Nuraghe Maiori (Naracu Maiori), SS133 per Palau, a due coni con struttura granitica, risalente al 1.000 a.C. presenta una tipologia mista tra l'impianto dei nuraghe a corridoio e di quelli a tholos con corridoio centrale e camere binate
 Nuraghe Polcu (Naracu Polcu), SS133 per Palau, uno dei rari esempi di nuraghe a tholos in Gallura;
 Resti della residenza attribuita al Giudice Nino Visconti di Gallura (1200), menzionato nell'8° canto della [Divina Commedia], inglobati in un modesto fabbricato, via Nino di Gallura;
 Chiesa di Santa Croce di impianto medioevale (1200 circa) con volta a botte in mattoni ottocentesca; giā sede della confraternita della Santa Croce; via Roma ang. piazza San Pietro;
 Cattedrale di San Pietro (Santu Petru), di origine due-trecentesca (consacrata nel 1219) ma notevolmente ampliata nel 1832/39 in stile barocco genovese da Gian Domenico Canti, a navata unica absidata con cappelle laterali, imponente prospetto principale lungo la facciata laterale e campanile quattrocentesco aragonese (sopraelevato nel 1822), arco verso la casa parrocchiale (1827); divenuta collegiata con bolla di Gregorio XV Sacri Apostolatus, venne eretta in Cattedrale dal papa Gregorio XVI con bolla Quamvis aequum del 1839; piazza San Pietro;
 Oratorio del Rosario (XIII-XIV sec.) anch'essa di origine trecentesca con interessante facciata gotico-aragonese in granito e altare ligneo all'interno, insiste nel luogo in cui si voleva sorgesse l'antico luogo di culto prima pagano e poi romano che ha probabilmente dato nome alla cittā (Templum); sulla facciata due statuette che hanno sostituito le originali raffigurazioni attribuite a Castore e Polluce del periodo romano (che il parroco don Grimaldi cedette al professor Cannas) e che sono presumibilmente all'origine degli antichi toponimi "Gemellae" e "Gemini"; Piazza san Pietro;
 Chiesa di San Francesco (Santu Franciscu), costruita nel 1543 e giā annessa al convento dei frati minori osservanti (successivamente trasformato in carcere); Vi venivano sepolti i nobili di Tempio, tra cui don Gavino Pes; Circonvallazione San Francesco;
  Palazzo Villamarina-Pes (XVII sec.), appartenne alla famiglia nobiliare tempiese dei Pes marchesi di Villamarina (oggi sede di uffici regionali e futura sede definitiva degli organi provinciali); piazza Brigata Sassari;
 Palazzo degli Scolopi, convento con corte porticata dei padri Scolopi della metā del XVII sec. (oggi sede della Provincia), piazza del Carmine;
 Chiesa di Sant'Antonio (Sant'Antoni) (1657), seicentesca ma ampliata nel 1788;
 Chiesa del Purgatorio (Lu Pulgatoriu) (1679), fatta erigere in epoca spagnola dal nobile possidente Jaime Misorro ad espiazione dei gravi crimini commessi, piazza Purgatorio;
 Carceri "La Rotonda" (1845), tipologia carceraria ottocentesca a pianta circolare con cortile interno;
 Palazzo Municipale (1882) dell'arch. F.M. Cabella, realizzato sul luogo dell'antico convento delle monache cappucchine (di cui č visibile parte della sagoma sulla pavimentazione della piazza), piazza Gallura;
 Teatro del Carmine (1928-1929) dell'arch. Aldo Faconti in stile liberty sulla tipologia del teatro all'italiana ottocentesco e recentemente restaurato, sul luogo in cui sorgeva la chiesa annessa al convento degli Scolopi; piazza del Carmine;
 Caserma Francesco Fadda (inizio XX sec.), giā sede del 152° Reggimento della Brigata Sassari, oggi in corso di ristrutturazione come sede della cittadella degli uffici finanziari; via Olbia;
 Chiesa di San Giuseppe (dal 1950 al 1998) con annesso Comprensorio Antitubercolare, dell'ing. Giovanni Antonio Sechi, opera eclettica in granito su un contesto unitario ai margini della cittā, influenzata dall'arch. Muzio e con alto campanile (37 metri) che rievoca quello di San Marco a Venezia; piazza San Giuseppe, via Fiume;
 Fonti di Rinagghju, nella parte alta della cittā, immerse in un parco e con annesso stabilimento idropinico; via delle fonti;
 Monte Limbara (1359 m), a 16 km a sud della cittā, raggiungibile dalla SS per Oschiri.